MICHELE MARI E IL CIELO IN UNA STANZA

Michele Mari è capace di lanciarsi in ucronie serissime, come in acrobatiche ma giocose elucubrazioni suggeritegli da frasi fatte, proverbi, titoli di canzoni e chi più cazzi ha più ne infili. La recente raccolta “Fantasmagonia” offre un fantasmagorico campionario delle sue capacità poietiche e affabulative. Per esempio nel racconto “Tre postille ad un soffitto viola” si inventa che il sedicente geometra Aristide Rumenta, in realtà artigiano-imbianchino, un giorno “decise di dipingere di viola il soffitto di una stanza di una villetta ligure che sarebbe poi stata affittata da un cantautore”, così contribuendo ai “fasti surreali della canzone italiana”. Dopodiché non manca di scherzare su un Ipse dixit in cui Ipse è tal Porfirione (Pomponio?). Secondo costui “la mente dell’uomo non può immaginare, nemmeno nelle sue fantasie più libere, nulla che non esista realmente”. Da tanta auctoritas Mari finge di sentirsi autorizzato a sua volta a immaginare che “in qualche punto dell’universo ci sia una stanza con un soffitto viola; che dentro questa stanza, illuminate da un raggio lunare, stiano una ragazza legata a un granello di sabbia e una zebra a pallini; poi che il soffitto si dissolva e dall’alto piovano nella stanza un fallo, uno sfintere e una certa quantità di materia fecale; infine che questi nuovi elementi entrino in ogni possibile combinazione con gli organi genitali e con le bocche della ragazza e della zebra”…  Nel divertissement, infatti, un adolescente che “indossa strani bragoni  dal cavallo bassissimo e muove le mani in modo ancora più strano”, replica aggressivamente al padre (che celebra liricamente i suddetti fasti surreali della canzone italiana) con le monosillabiche insegne del rap: fuck, suck, dick, ass, shit”.

Standing ovation.

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3 Risposte to “MICHELE MARI E IL CIELO IN UNA STANZA”

  1. Maria Pia Says:

    Ciao Lucio, il tuo defunto blog resta sempre un’inesauribile fonte di idee 👍🏻

  2. Anonimo Says:

    Mi aspetto che un giorno o l’altro tutto venga inghiottito nel gran gorgo digitale e che di tanti sofferti vaniloqui non resti più traccia:-)

  3. Maria Pia Says:

    E perché mai?
    Servivano spunti e idee per introdurre Mari a mia figlia liceale: c’è Fantasmagonia tra le letture estive consigliate dalla “amata” prof. di italiano…
    i classici consigli che per il principio di reattanza allontanano inesorabilmente le persone dalla lettura, soprattutto se sono nel turbinio della ribellione adolescenziale e chi consiglia cosa è di importanza fondamentale
    Il punto di vista di Lucio Angelini su Mari, scanzonato, per nulla bacchettone ma sempre di critico attento e “fan” dell’autore è quello che serve 😉
    Ohi Lu’, ringrazia piuttosto che tutti ‘sti cazzeggi serviranno a qualcuno… speriamo 😅

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