Come ormai in blogosfera dovrebbe essere abbastanza risaputo, a fine gennaio la piattaforma SPLINDER verrà fatta collassare con tutti i blog ospitati fino a quel giorno. Gli informati/interessati hanno già provveduto al trasferimento dei propri blog (con annessi archivi) qui in wordpress o altrove, ma altri blog verranno risucchiati di colpo nel gran nulla elettronico. Non potrà provvedere di persona al trasferimento o al salvataggio del proprio blog
Carlo Berselli, uno dei personaggi più originali e creativi del web italiano, animatore del gruppo letterario it.cultura.libri negli anni della sua migliore vitalità.
Il 13 giugno 2008 dedicai a Carlo/Maria Strofa il post:
https://lucioangelini.wordpress.com/2008/06/13/ciao-maria/
Proprio ieri lo scrittore Paolo Ferrucci, assiduo commentatore di questo blog, mi ha comunicato:
“Mi sono copincollato entrambi i blog di maria strofa, per evitare che – se nessuno se ne interessa – vadano perduti. Non c’è voluto molto, serve solo un po’ di pazienza. Così in futuro, se volessi rievocare qualche suo post, potrei copincollarlo con tutti i riferimenti.”
Gli ho risposto:
“Opera MERITEVOLISSIMA. Posso darne un pubblico annuncio?”
Ecco, adesso l’ho fatto.
Ciao Carlo, muoia Sansone/Splinder, ma non con proprio tutti i Filistei*-°
Tag: Maria Strofa
3 gennaio 2012 alle 09:05
Bravo Lucio, a ricordare Maria Strofa e bravo Paolo Ferruccio a recuperare il suo blog.
Vi ricordo tutti, miei cari leprotti.
Bart
3 gennaio 2012 alle 09:11
Paolo Ferrucci, actually… Ciao Bart.
3 gennaio 2012 alle 09:58
Stessa sorte, credo meriterebbero anche quelli del blog di Gino Tasca, sempre ivi ospitati…
3 gennaio 2012 alle 10:07
ciao Lucio. Buon anno. Leggevo di Maria Strofa. Ne richiami la memoria, ma io non so chi sia. Mi sembra di cogliere un profondo
sentimento comune intorno a questa figura. Ho capito che è morto
tempo fa e che era di inequivocabile genere maschile a dispetto del nome d’arte. Cosa ha lasciato di sè?
Perchè ne parlano tutti con tanta deferenza? Se è vero, come ha già
detto qualcuno, che ‘ il mondo non ha mai conosciuto i suoi uomini migliori’, vuoi provare a spiegare quale bagaglio abbia trasmesso
questo spirito e perchè non abbia mai superato le barriere del virtuale, cioè il periplo dell’effimera e limitata fama che può concedere la rete?
3 gennaio 2012 alle 10:10
Coi bei tempi di Maria Strofa che rischiano di scorrere via — anche tecnicamente, nel nulla elettronico — mi son reso conto di quanto sia importante conservare la memoria.
3 gennaio 2012 alle 10:21
@Fabio. Il link al post del 2008 dovrebbe aiutarti. Il suo blog, oltretutto, resta leggibile fino alla fine del mese. Cmq, al tempo in cui non esistevano i blog, ma solo i newsgroup letterari, i cosiddetti lettori forti (ma anche parecchi deboli) si davano convegno in it.cultura.libri. Ebbene, i fiammeggianti e provocatori contributi di Maria Strofa ne fecero uno dei personaggi più autorevoli… ancora ricordata con affetto da tutti gli iciellini d’antan. Purtroppo nel giugno 2008 la sua vita si concluse bruscamente e precocemente.
Maria Strofa riuscì peraltro a pubblicare anche un paio di libri con piccoli editori.
3 gennaio 2012 alle 11:50
@paolo. sai meglio di me, soprattutto se sei di estrazione cattolica, che c’è un solo modo di preservare la memoria. i pixel sembrano invece la migliore e più brutale maniera di annientarla.
@lucio. in attesa di documentarmi meglio, voglio credere che questa figura abbia trasmesso un qualcosa di importante. Tuttavia per assimilarne il senso non credo sia sufficiente sfogliare l’album delle cartoline. Essa dunque avrà dovuto fornire un principio attivo a un qulcos’altro. Questo ‘qualcos’altro’ non solo sarà verosimilmente sopravvissuto in un supporto mnestico, ma avrà soprattutto avuto modo di rigenerarsi in una nuova essenza vitale. Mantenere un cassetto dei ricordi tiene vive delle potenzialità, ma solo nella ri-costruzione di una realtà materica essi potranno perpetuarsi in una Nuova Essenza, e transumare ancora nello spirito (se spirito è stato). ebbene è questa genesi che vado cercando, per comprendere…
3 gennaio 2012 alle 12:28
Non sono di estrazione cattolica, purtroppo.
La Nuova Essenza vitale la ricreeremo io e Lucio, proprio sulla scorta degli insegnamenti di Maria Strofa (raccolti non solo nella sfera virtuale), che ci forniscono il necessario principio attivo per ricreare quella realtà materica che transumerà nello spirito, contribuendo così a riformare dalle radici (o dall’intimo sentire individuale) il mondo letterario — già gravemente decaduto.
In effetti, è un compito epocale, ma non ci tireremo indietro.
3 gennaio 2012 alle 13:17
@Paolo. “La Nuova Essenza vitale la ricreeremo io e Lucio”… tu parla per te:-)
3 gennaio 2012 alle 13:21
P.S. Io credo che spetti soprattutto alla figlia di Carlo – l’unica in grado di accedere al famoso Cassetto dei Manoscritti Inediti – il compito di preservare i lasciti letterari paterni.
Nessuno può escludere, peraltro, che stia effettivamente tentando di farlo.
3 gennaio 2012 alle 13:22
@paolo.
Allora ti domando, per tener un minimo la rotta del thread, come
– secondo te – Maria Strofa intendeva riformare ‘dalle radici’ il mondo letterario ? Tu e Lucio come intendete sviluppare le vostre idee in assonanza col suo pensiero? e ancora:
Secondo te MStr si rifaceva alle linee di pensiero di alcuni Autori (nota la maiuscola) in particolare? E se sì, quali? Sapresti fare un confronto d’analogia fra una tua e una sua opera?
Se non ti trovi a tuo agio rispondere in questa sede, puoi anche inviare una email. Tutto esteso anche a Lucio Angelini, naturalmente.
3 gennaio 2012 alle 13:39
Non si tratta di non sentirsi a proprio agio, ma di riservare a questa riflessione il tempo necessario.
Per il momento rispondo alla seconda domanda: Tolstoj, Dostojevski, Chateaubriand, i polemisti inglesi del Settecento, e altri che ora non mi sovvengono. Ma Lucio può rispondere con molta più cognizione. Poi aggiungo: un’analogia fra la mia e la sua opera non è possibile, perché partivamo da basi totalmente diverse.
3 gennaio 2012 alle 14:07
@Fabio: “come – secondo te – Maria Strofa intendeva riformare ‘dalle radici’ il mondo letterario ? Tu e Lucio come intendete sviluppare le vostre idee in assonanza col suo pensiero?”
Scusa, Fabio, sono queste tue domande ad apparire sproporzionate rispetto al post, che intende solo ricordare con affetto un amico niusgrupparo di grande cultura e di stimolanti osservazioni. Di qui a farne un “riformatore dalle radici” del mondo letterario ce ne corre… anche se sicuramente Maria Strofa si esprimeva contro il trombonismo, i compromessi commerciali a scapito della qualità accettati da molti editori o le varie forme di vera e propria prostituzione intellettuale in atto nell’ambiente.
3 gennaio 2012 alle 21:15
@paolo
Deduco dalle tue parole che , a parte le qualità dell’uomo Carlo Berselli,
per il resto lo scrittore e florido creativo MStrf non ti abbia fornito particolari affinità letterarie (basi differenti, s’è detto).quelle
Intellettuali, magari sì, ma bisognerebbe capire se la sua scrittura, così
come le intuizioni e gli stimoli che ha portato in rete non intendessero
diffondere un messaggio di più vasta portata , così come mi è parso di aver colto nella repertologia a cui mi rimandava Lucio.
Prenditi pure il tempo che vuoi per una riflessione ‘in asse’,
Rimanco in zona anche se non posso garantire tempestività.
@paolo. La cultura cattolica non è prerogativa dei cattolici.
Il tuo ‘purtroppo’ (…non sono cattolico) suona strano, quasi un ossimoro.
Ricorderai la posizione della parlamentare comunista Natalia Guitzbug in
materia di simbologia cristiana.
Per quanto riguarda i manoscritti inediti, non è affatto detto che una figura
parentale possa operare una diffusione coerente o una raccolta utile del pensiero di un autore, a prescindere dalla bontà del suo talento e del suo impegno in vita. Si pensi agli scempi perpetrati a danno di mostri sacri, col beneplacito degli eredi diretti. No, lo spirito non si diffonde per via parentale! segue itinerari propri e imperscrutabili, non ci son dubbi in proposito.
3 gennaio 2012 alle 21:17
@Sì Lucio. Io riprendevo solo il post di paolo. E’ lui che parlava, non senza ironia, di eventuale ‘riforma culturale’. Ma nei miei interrogativi non c’era ironia, quindi aldilà di quella, non mi è sembrato di trovare risposte attinenti. Cercavo solo di capire ma tu , ora, hai chiarito.
Riesco a vedere meglio il significato strettamente commemorativo del tuo thread. Mi illudevo tuttavia ci fosse dell’altro.
3 gennaio 2012 alle 21:52
Non si parlava di cultura cattolica, ma di “estrazione” cattolica: io, purtroppo, non provengo da una famiglia che professava i valori e le pratiche cattoliche. Se così fosse stato, probabilmente (mia convinzione arbitraria, strettamente personale) mi sarei risparmiato una montagna di guai e di sofferenze.
3 gennaio 2012 alle 23:22
@fabio. Quando ero coordinatore del comitato di lettura di vibrisselibri (fondato da giulio mozzi), ci giunse una sua proposta letteraria che fu approvata e… stava quasi per essere pubblicata. Purtroppo poi maria, che era umorale quanto basta, decise di ritirarla. Una sorta di apologo decisamente interessante. Se avessi dei poteri editoriali, non esiterei a contattare la figlia di Carlo, pubblicherei senza esitazione il grande pp bianchi (sempre di icl) eccetera… Ci fu un periodo in cui misi in piedi una microcasa editrice (vedi
http://www.librimoltospeciali.wordpress.com ), targettata sui giovani adulti… poi mi stufai di lottare con i distributori e chiusi baracca e burattini. Ora mi godo le Dolomiti – Venezia – e le acque calde di Montegrotto Terme (è il mio “triangolo del piacere”) da tranquillo pensionato della scuola. Sto però per inviare un mio testo in inglese al servizio di self-publishing di amazon.com
🙂
5 gennaio 2012 alle 15:26
PENNA METUENTE SOLVI = vuol dire: fammi scappare salvo da una penna (= scritto) che vuole mietere (la vita degli altri) , sentenze, ecc cioè: la potenza di una penna è superiore alla spada, e nella storia è stato così, sempre!
7 gennaio 2012 alle 09:49
Mi scuso con Paolo Ferrucci per averne storpiato il cognome.
Permettimi, caro Lucio, di mettere qui il link di ciò che scrissi quando appresi della sua improvvisa morte:
In Maria Strofa non c’erano velleità letterarie; la sua vasta cultura e il suo acuto spirito di osservazione la portavano a giocare con la vita. Il divertimento, l’ironia e il grande amore per l’amicizia ne facevano una personalità di tutto rilievo.
Bart
7 gennaio 2012 alle 10:04
Bart, lo so lo so che stavi cedendo alle stesse tentazioni di Marrazzo, prima di scoprire che Maria non era un trans:-)
7 gennaio 2012 alle 14:41
Tempi memorabili, Lucio.
Il 14 prossimo compirò 70 anni. Ma quei pochi anni trascorsi su it.cultura.libri non li dimenticherò mai.
Un abbraccio forte forte.
7 gennaio 2012 alle 14:55
Settanta? L’età giusta per andare in pensione, secondo Monti:-)
Così potrai finalmente dedicarti alla scrittura a tempo pieno.
7 gennaio 2012 alle 15:57
Anche la tua simpatia resterà per me indimenticabile.
7 gennaio 2012 alle 22:25
Tanti auguri (con una settimana di anticipo) per il compleanno di Bartolomeo: lo ricordo con grande simpatia.
Mi è rimasto impresso, oltre al suo grande attivismo, l’episodio di quando perse le staffe su ICL (it.cultura.libri) con lo scultore di Pistoia che spadroneggiava nel newsgroup dando patenti di qua o bocciando di là. Bart era sempre positivo e propositivo, e in quel frangente stava “giocando una partita delicata con Maria” (parole sue), quando il sordo e “lapidario” martellare dello scultore (che Lucio battezzò Paolo Bere-Forte, hic) lo mandò su tutte le furie. Bart gli fece una partaccia che è rimasta negli annali, da cui produsse la potente e sarcastica satira dei “Leprotti” che ancora si tramanda.
8 gennaio 2012 alle 00:53
Grazie, Paolo, del lontano ricordo.
Un abbraccio.
Bart
8 gennaio 2012 alle 14:24
Auguri, caro Bartolomeo. Anche se sembra che non ci sia ci sono. Sono solo diventato più schivo, forse più saggio. 😉 Auguroni, anche se è presto, lo so.
8 gennaio 2012 alle 14:26
Saranno parecchi i blog che finiranno nell’Oblio della Rete, blog belli e brutti.
Ricordo Maria Strofa, ed è un peccato che il blog finisca così, risucchiato nell’Oblio. Ma qualcuno ha salvato le pagine web del blog con pazienza certosina: è meglio di niente.
8 gennaio 2012 alle 14:43
Grazie, Beppe. Ti ricordo con affetto e stima. Rammento le tue battaglie appassionate.
27 gennaio 2012 alle 15:22
Ciao a tutti! Sono Serena Berselli la figlia di Maria Strofa… Volevo solo ringraziarvi ancora per il vostro supporto e per tutto le cose belle che avete detto sul quel grande uomo che era papà! Io sicuramente non sono degna di poter prendere decisioni su quello che era il suo pensiero e sui suoi libri… Ma nn voglio creare qui una polemica di sicuro l’intenzione di fare qualcosa di bello per mio padre è sempre vivo nel mio cuore, ma credo di farlo continuando gli studi ricordando mi chi era e facendolo vivere sempre dentro di me! Il blog l’ho fatto spostare da un suo amico e credo sia riuscito a realizzare il tutto scusate la mia assenza ma per problemi universitari e di salute non ne ho avuto il tempo. Chiedo solo se ho capito bene dai commenti d nn giudicarlo se non lo si è conosciuto e senza aver prima leggere il suo blog…
Lucio Paolo e Bartolomeo che bello rileggervi mi siete mancati tanto e spero stiate bene! Vi lascio la mia e-mail se nn avete più il mio numero di cellulare mi piacerebbe risentirvi! Oppure contattatemi su facebook
27 gennaio 2012 alle 15:23
Ops ho premuto invio per sbaglio… Cmq la mia e-mail è serena.berselli@libero.it
Bacione e ciao a tutti!
27 gennaio 2012 alle 17:00
@Serena. Che piacere constatare che siamo riusciti a raggiungerti. Un abbraccio fortissimo.
27 gennaio 2012 alle 18:36
Cara Serena,
ti faccio tanti auguri per il tuo futuro. Che tu sia felice soprattutto.
Non dimenticherò mai il volto sorridente di tuo padre il giorno che ci conoscemmo a Milano.
Se sei brava e intelligente come lui, non avrai nulla da temere nella vita.
Un abbraccio forte forte.
Bart
28 gennaio 2012 alle 20:21
Serena, è bello risentirti, e sicuramente ti scriverò! Un abbraccio forte e un pensiero sempre a papà Carlo.
29 gennaio 2012 alle 07:48
caaaaaarrrrrrrrrrraaaaamba !!!!!
viva y serena
2 febbraio 2012 alle 00:15
Ho saputo della chiusura alle 20 del 31 gennaio e ho tentato un salvataggio in extremis. Il risultato non e’ stato pienamente soddisfacente ma il materiale mi pare ci sia tutto. Dettagli qui:
http://mariastrofa.altervista.org/
Qualcuno puo’ mettermi in contatto con Paolo Ferrucci? Vorrei capire se il suo “copia incolla” puo’ sostituire o integrare il mio.
Ciao Serena, anche a te chiedo maggiori dettagli sullo spostamento del blog che ha fatto l’amico di tuo padre.
Ogni volta che lo penso mi metto a ridere per qualche motivo che sappiamo io e Lui… credo che sia il piu’ bel ricordo che si possa avere di un amico.
2 febbraio 2012 alle 01:20
Caro Tommaso, sono qui.
Ho guardato il tuo trasferimento e mi pare che il numero di pagine (13) del blog principale (mariastrofa.splinder.com) sia completo.
Resta l’altro blog (diaplato.splinder.com), ovvero il “cineblog”, che si è estinto.
Io li ho salvati entrambi: non copincollando, ma salvando le pagine web complete (contenenti ciascuna 10 post).
Per il primo blog ci sono 13 pagine, quindi 13 file completi, per complessivi 115 mega;
per il secondo blog ci sono 31 pagine, quindi 31 file completi, per complessivi 61 mega.
Per contattarmi trovi la mail nel mio blog: ci arrivi cliccando sul mio nome qui sopra.
Sono a disposizione, a presto.
5 febbraio 2012 alle 19:49
Ciao, Bart, anch’io spesso sono da queste parti. Ti ho mandato gli auguri di natale, li hai ricevuti? Un saluto e auguri per i prossimi 70.
Felice
5 febbraio 2012 alle 21:24
Li ho compiuto il 14 gennaio scorso. Grazie.
Se me li hai mandati via facebook, purtroppo non sono in grado di seguire quella rete.
Un abbraccio.
Bart
6 febbraio 2012 alle 17:19
Gli auguri per il compleanno, li ho mandati tramite facebook. Quelli per il Natale, no. Comunque sia, l’importante è che ci siamo sentiti. E che stai in gamba!
Ricambio l’abbraccio.
Felice
8 febbraio 2012 alle 19:02
siccome non sapevo chi fosse Maria Strofa, ho seguito alcuni link googlandolo. Commovente il ricordo di Bart dell’incontro a Milano, quando presentava a tutti questo signore calvo con un “Vi presento Maria Strofa!”.
Peccato non potere più leggere il blog, ma capisco benissimo la figlia.