Ricevo in mail box la seguente notification da Twitter (che peraltro frequento POCHISSIMISSIMO):
Giovanni Arduino @GiovanniArduino adesso sta seguendo te (@LucioAngelini).
Lì per lì non riesco a mettere a fuoco il mio follower, poi google mi aiuta:
http://www.horror.it/a/2011/11/stephen-king-miglio-81-back-to-the-future/
“Il 22 novembre, esce solo in formato eBook, Miglio 81, l’ultima novella di Stephen King. Il traduttore italiano della novella, Giovanni Arduino, ci racconta in anteprima qualche dettaglio dell’eBook che sarà in vendita a € 4,99 su tutte le piattaforme disponibili (iBook, Kindle, ePub).”
Scopro che Arduino ci ha pure un sito:
http://giovanniarduino.wordpress.com/
e che ne parla Elia Spallanzani qui:
http://eliaspallanzanivive.wordpress.com/2012/04/12/invasione-4-il-wumingo-colpisce-ancora/
da cui:
“Non possiamo dire nulla sulla qualità delle traduzioni perchè non le abbiamo lette, e comunque è un campo in cui è difficile dare giudizi, ma in fondo cosa c’è di male in questa invasione del fantastico? Non è mica una zona riservata a qualcuno.
Già. E’ curioso però che WM1, parlando della sua traduzione, ringrazi Biondillo e Lara Manni, cioè a quanto pare la solita Lippa, e che un altro libro di King venga tradotto da Giovanni Arduino, altro amicone di Lara. E che WM4 incensi il libro di Lara Manni.
In pratica Lara sembra diventata il fulcro del gioco, quando di fatto non è nessuno: e non alludiamo alla sua presunta inesistenza, ma proprio allo scarso peso di un’autrice marginale di un settore tutto sommato marginale come il fantasy manghesco. Tutti questi debiti di riconoscenza da parte di persone che di norma non riconoscono un debito nemmeno a sparargli sembrano davvero strani. Forse attraverso Lara si pensa di raggiungere un nuovo pubblico, e comunque la sua voce è meno “compromessa” di quella della Lippa, notoriamente schierata a favore di Wu e quindi non credibilissima nei giudizi. Insomma una voce nuova, distante dalle logiche dei circoletti, che si aggiunge al gruppo dei sostenitori storici. Finchè non si scopre che quella voce probabilmente non esiste.
Ma di nuovo viene da chiedersi: che c’è di male? Dov’è lo scandalo? Gli amiconi lottano insieme per trovare sbocco nel fantastico, che ancora vende, e il loro agente li aiuta, come è dovere di un agente.
Ah, se vi state chiedendo chi ha sostituito Bernardi come curatore di Einaudi Stile Libero Noir, non arrovellatevi oltre. Si tratta sempre di Santachiara, che cura le antologie dei suoi clienti e si fa intervistare su Repubblica dalla sua cliente Loredana Lipperini.[1]
Tutto perfettamente in regola. Basta saperlo.
P.S. è passato quasi un mese dalla sparata di Serino e ancora non c’è stata nessuna smentita.”
[1] Precisa a distanza di ore Elia Spallanzani: “Inizialmente avevamo scritto che Bernardi era stato sostituito da Santachiara come curatore di Einaudi Stile Libero Noir, ma nei commenti ci hanno fatto notare che è falso: solo un paio di libri Stile Libero Noir risultano a cura di Santachiara, non l’intera collana. Ci scusiamo per l’errore.”
—————-
Come si usa rispondere a volte nei siti di incontri erotici, forse dovrei utilizzare la formula:
“Grazie per avermi inviato un messaggio; purtroppo non penso che i nostri profili siano ben assortiti. Questo è un Messaggio Automatizzato“:-)
Tag: Elia Spallanzani, Giovanni Arduino, Lara Manni, loredana lipperini, Roberto Santachiara, Stephen King, wu ming
13 aprile 2012 alle 10:01
Lucio,
nella mia posta di Facebook è comparso il link al tuo blog. Non ho proprio idea di come ti sia arrivata una notifica del genere, considerato che non figuri né tra che quelli che io seguo né tra quelli che seguono me (per dirla molto velocemente). Soprattutto perché non ti conosco. Riguardo al resto, mi sembrerebbe sciocco commentare. O forse inutile. Non so. Decidi tu. Non sono tipo da polemiche inutili, mi faccio in linea di massima gli affari miei, chi sono si può sapere anche non su rete. Quindi.
Buone cose.
13 aprile 2012 alle 10:15
Ah, be’, se non ne hai idea tu, ancora meno ne ho idea io. Fatto sta che nella mia mail box c’è esattamente quanto riportato nel post e notificato da twitter, con tanto di data e ora: venerdì 6 aprile 2012 14.44. Puoi venire a controllare di persona qui al Lido di Venezia, ammesso che te ne freghi qualcosa. Buone cose anche a te.
13 aprile 2012 alle 10:28
Per uscire (sempre che uno voglia uscirne, e per chi voglia uscirne, facoltativamente) dalla palude della tristezza di fare a cornate, pensavo: ho visto che Arduino è un traduttore con parecchi libri al suo attivo. WM ha tradotto king. Poi c’è la traduzione di Dobner. Si potrebbe dare un’occhiata alle tre traduzioni di king – Dobner, wm, arduino – e darne un giudizio. Io e lucio siamo del ramo, e forse anche altri qui.
13 aprile 2012 alle 10:40
Lascio a te – che sei ancora in servizio attivo – l’ardua, anzi arduina incombenza*-°
13 aprile 2012 alle 10:52
E due! Anche nella mia casella di posta elettronica, qualche giorno fa è arrivata la stessa mail di notifica che è giunta a Lucio: Giovanni Arduino ti sta seguendo su twitter…
so perfettamente chi è Giovanni Arduino… fatto sta che controllo e prendo atto che non è più così (e traggo un sospiro di sollievo, fiùùùù!).
Però… siccome sono curiosa, approfitto per chiedere a Giovanni Arduino quattro cose:
i post del *mercogiovedì* li scrivevi con un fake?
Sapevi e reggevi la presaperilcu*o a tanti lettori ignari, o sei stato preso in giro anche tu?
il tuo agente letterario è Santachiara?
Maria Pia
13 aprile 2012 alle 10:55
io mi offrirei per la bisogna, ho solo un problema di ordine finanziario, perché dovrei comprare tre libri. Forse però trovo online brani delel tre traduzioni (di quelle di d0bner senz’altro) e magari mi arrangio. Farovvi savoir.
13 aprile 2012 alle 11:12
Il punto NON è chi traduce o non traduce Stephen King, anche se io credo che Tullio abbia dato un’impronta e un carattere alla scrittura kinghiana insostituibili, dobnerate comprese. Dobner si è conquistato sul campo il titolo di voce italiana di Stephen King e il mio auspicio è che torni lui a tradurlo stabilmente.
Il giochetto di confrontare le traduzioni lo trovo inutile perché ogni traduttore ha i suoi ritmi e il suo stile e che piaccia o meno, è puramente questione di gusti personali. A me piace il binomio Dobner/King e sono assolutamente di parte, pur avendo conosciuto il Re con la voce del riccioluto Nesi e con le traduzioni di Hilia Brinis e di Franco Brera… i bei tempi in cui il traduttore era solo un nome sul frontespizio!
13 aprile 2012 alle 11:26
ah, se il giochetto è inutile tanto meglio. Risparambio tempo e soldi.
Non pensavo di dare giudizi definitivi, solo che magari sarebbero stati giudizi provvisori e personali su qualcosa che non fosse il laramannismo….
13 aprile 2012 alle 11:37
@diait. a me il tuo giudizio interessa, anche se ammetto che non è questo il punto.
13 aprile 2012 alle 11:38
Cari tutti,
intervengo ancora una volta solo per amore di chiarezza, di correttezza e perché vengono riportati fatti curiosi:
1) Pirulix, mi dispiace, di nuovo, non ti conosco. Certo, se usi altri trecento nick a seconda di network o piattaforme, magari ci siamo incocciati. Magari mi hai followato su Twitter e io ho ricambiato il favore (se avevi, che so, un link che mi piaceva o interessi in comune). Onestamente, non vado a controllare spasmodicamente follower o altro. Felice se adesso sospiri di sollievo. E’ risaputo che sono uno stalker.
2) Io ho scritto i post del mercogiovedì con Lara Manni così come conosciuta su Facebook.
3) Non è un mistero per nessuno che io sia rappresentato da Roberto Santachiara. Lo sono dal 1995 o giù di lì. E’ sempre stato scritto su tutte le incarnazioni dei miei vari siti e su tutti i profili professionali da quando sono in rete (1996, circa, escludendo newsgroup e BBS). Talvolta, chiedo scusa, basta leggere. Semplicemente leggere.
Per finire: è logico che ogni traduttore dia la sua impronta. Imho, King ha sempre avuto buoni (se non ottimi) traduttori, e non includo me stesso, ci mancherebbe pure.
Un solo favore: io sono persona che di norma, lo ripeto, si fa i fatti suoi e piuttosto gentile. Vi pregherei di non approfittare della mia cortesia. Grazie e saluti e chiudo qui.
13 aprile 2012 alle 11:47
Confesso che l’espressione “Cari tutti” non mi piace, perché sembra ricalcare certo formulario wasominghesco.
Direi che è brutta, proprio brutta.
Poi non escluderei che la mossa del “seguire” fosse finalizzata a qualcosa.
«Io ho scritto i post del mercogiovedì con Lara Manni così come conosciuta su Facebook»:
Non ci credo.
E penso di potermi prendere la libertà di non crederci.
Oltretutto avreste anche lo stesso agente letterario: non siamo nati ieri.
13 aprile 2012 alle 11:56
A me in facebook Arduino ha addirittura girato la frittata in questo modo: “Ah, tra parentesi, è difficile che scelga come ‘amico’ chi manda spam. Immagino capirai.”
Un mistero sempre più fitto, devo ammettere, impreziosito dal sospetto di fondo che lo spammatore sia lui:-)
..
13 aprile 2012 alle 11:59
Oltretutto, questo cadere dalle nuvole è sospetto:
«nella mia posta di Facebook è comparso il link al tuo blog. Non ho proprio idea di come ti sia arrivata una notifica del genere, considerato che non figuri né tra che quelli che io seguo né tra quelli che seguono me
Somiglia al cadere dalle nuvole che fece Gianni Biondillo quando in n.i. bloccò un commento di Lucio per giorni, sparlandogli dietro nel commentario, per poi venire qui a dire: “Scusa Lucio, non me n’ero accorto, ero distratto…”
C’è una definizione evangelica per chi si comporta così, se lo fa consapevolmente.
13 aprile 2012 alle 12:05
Scusa, Paolo, come hai fatto a citare da un messaggio privato su facebook?
13 aprile 2012 alle 12:08
Non ho citato, ho “parafrasato” un commento che Biondillo fece qui nel post di tempo fa: il succo era quello. (ho ricalcato inconsapevolmente la verità?)
13 aprile 2012 alle 12:30
Arduino, se non erro, lo scrittore dai millemila pseudonimi sei tu. In rete ho solo due nick, in genere accomunati dallo stesso avatar: pirulix e strampamolly e mi chiamo maria pia.I giochetti dei fake li lascio alla lipperini. Se ti senti uno stalker problemi tuoi. So chi sei perché sono un fedele lettore di Stephen King. Non abbiamo mai interloquito.
Per il resto sono d’accordo con le perplessità di paolo…
@paolo, “Wu” non avtrbbe resistito alla tentazione dell’ asterisco e avrebbe esordito con il mellifluo “Cari tutt*” -_-“
13 aprile 2012 alle 12:39
@pirulix. Secondo te Sigismondo Barillacqua della Verdesca è sempre lui?
13 aprile 2012 alle 12:46
Io opterei per Lara Manni: il primo caso di un’ultracinquantenne che impersona una trentenne che impersona un maschio…
13 aprile 2012 alle 12:47
Lo stile wasominghesco usato nello scorrazzare per la rete fa semplicemente cagare (uso questa parolaccia, appena sdoganata qui da Giulio Mozzi).
Mettere gli asterischi per usare un “pan-genere” serve a blandire le femministe: ricordate il “Compagne!” di poco tempo fa?
Usare americanismi insistiti (il frame ecc.) è patetico e lo mantiene fuori della realtà.
Tutta la sua impostazione di immagine e di presenzialismo è scadente e fallimentare.
Dunque, non ha speranza.
Rimane invece più valida la formula di Gianni Biondillo: presenzialimo assoluto, senza se e senza ma, simulando però un ingenuo “essere naif” che servirebbe a metterlo al riparo (per chi ci casca).
13 aprile 2012 alle 12:58
@paolo
13 aprile 2012 alle 13:22
Una cosa che ormai è lampante sull’affaire Lara Manni è la seguente, che si è dimostrata anche qui con la “presa di distanza” di Arduino:
nessuno finora si azzarda ad ammettere di averla conosciuta di persona.
Tutti si tirano indietro e ne prendono le distanze: non mi stupirei se qualcuno non ricordasse nemmeno di averla conosciuta.
Un comportamento tipico e quasi omologato: si veda la messa alla gogna di qualche giorno fa di Rosy Mauro, improvvisamente espulsa e definita “la Nera” e “la Terrona”, dopo esser stata portata in palmo di mano (e intoccabile) per decenni.
Lara Manni ormai è diventata “impresentabile”: tutti i possibili interessati ne prendono le distanze e sono evasivi.
La cosa, francamente, fa vomitare.
13 aprile 2012 alle 13:26
Ma no, secondo me si vuole solo alimentare il mistero intorno all’autrice della Trilogia proprio per rilanciarla, complici autore, editore e probabilmente serino stesso.
13 aprile 2012 alle 13:37
Il fatto è che il “mistero” sull’autrice, secondo me, non ne farà vendere copie in più, semmai ne farà vendere meno.
Quindi, è facile che restino tutti trombati.
13 aprile 2012 alle 13:46
Cfr. “Il loro piano era ben congegnato, ma hanno commesso un errore”… ma forse tu non eri ancora nato, al tempo di questo carosello:-)
13 aprile 2012 alle 14:15
In merito al tema di questo post, scommetterei che, se fossi in facebook e/o in twitter, avrei ricevuto anch’io la Lieta Novella:
Giovanni Arduino @GiovanniArduino adesso sta seguendo te…
13 aprile 2012 alle 15:29
Salve. Nel nostro post c’è un errore, Santachiara non è curatore di Stile Libero Noir, ma solo di un paio di libri usciti per Stile Libero Noir. Per favore modifica il testo citato.
13 aprile 2012 alle 15:51
@eliaspallanzani, la precisazione è d’obbligo, ma non sposta di molto le virgole del discorso. -_-“
13 aprile 2012 alle 16:27
a proposito del ricorso a termini come “frame” – è patetico sì. Provinciale, soprattutto.Stamo sempre a arancà, in retroguardia, altro che frame. Ragazzi, non odiamoci più di tanto, comunque. Il giusto.
13 aprile 2012 alle 20:14
“Odio” è una parola grossa: esprime un sentimento intenso, devastante e totalitario come l’Amore.
Troppa grazia per questa gentaglia.
Allo stesso modo, una parola grossa e spesso usata fuori contesto e in maniera inappropriata (visto i referenti) è “bullismo”… ma che certa gente andasse a studiare anzi a viverle di persona certe realtà su cui pontifica, giudica e moraleggia da dietro lo schermo del pc.