CANTAMI, O DIVA…

(Carlo Carrà, La Musa metafisica)

C’è chi pensa che l’ispirazione non esista, che la scrittura sia solo tecnica e artigianato. E allora leggete questa lettera pubblicata sull’inserto Salute di "laRepubblica" il 20 marzo scorso:

"Ho 94 ani e riesco ad essere autosufficiente, però alcuni mesi fa mi è venuta una piccola ischemia e il neurologo mi ha prescritto Zyprexa 2,5 mg e Cardirene da 75 mg, ma tuttora non ho avuto miglioramenti. Mi capita che se non ricordo il nome di una persona che conosco sto male e ci penso per delle ore. Se mio figlio porta a casa un avviso di un supermercato, devo comprare qualcosa anche se non ho nulla da acquistare. Inoltre ogni tanto DEVO SCRIVERE DEI NOMI O DELLE COSE CHE NON HANNO NESSUN SIGNIFICATO E CHE A ME NON INTERESSANO, EPPURE DENTRO DI ME C’È QUALCOSA CHE MI DICE DI FAR COSÌ. Vorrei sapere che cosa mi succede e se c’è qualche altro farmaco che possa aiutarmi a stare meglio." (Amelia Rossi, Reggio Emilia)

5 Risposte to “CANTAMI, O DIVA…”

  1. Skeight Says:

    Eh certe persone non sono proprio consce delle proprie fortune…

  2. kinglear Says:

    Non ti preoccupare, Lucio.
    Io ti sarò sempre accanto per ricordarti che sei un bell’asinello. 😀

    TVB ASINELLO 😀

  3. Lioa Says:

    Iannozzi, io asino, ma tu gran somaro!:-)

  4. kinglear Says:

    Posso fare/essere il bue? :-)))

  5. Lioa Says:

    E magari riscaldiamo col fiato Gajetta bambinella?

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